Cronaca

Gioco patologico, sono salve le misure restrittive di Regione ed Enti locali

L’assessore al Sociale della Regione Veneto: “Finalmente il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni e lo sforzo degli enti locali nel predisporre misure restrittive al proliferare del gioco d’azzardo"

“Finalmente il Governo ha riconosciuto l’autonomia delle Regioni e lo sforzo degli enti locali nel predisporre misure restrittive al proliferare del gioco d’azzardo. In Veneto si calcola che siano almeno 32.500 le persone ‘malate di gioco’: il nostro obiettivo prioritario è e resta quello di tutelare le persone e le famiglie, non favorire gli interessi delle lobbies ”.

PIANO DI PREVENZIONE


Così l’assessore al Sociale della Regione Veneto commenta l’esito dell’intesa raggiunta oggi tra le Regioni e lo Stato sulla regolamentazione del gioco legale. “Da parte nostra proseguiremo sulla strada intrapresa con il piano di prevenzione al gioco patologico e con le misure finanziarie e urbanistiche volte a contenere il proliferare di una dipendenza che appare particolarmente insidiosa nei confronti di giovani, donne e anziani”, prosegue l’assessore. “Mi auguro che, in virtù dell’intesa raggiunta oggi – conclude l’assessore – il Governo collabori con tutte le iniziative, locali e regionali, in materia di prevenzione, dissuasione e cura, volte ad anteporre la salute delle persone e il benessere della comunità all’interesse economico. Anzi, ci attendiamo già un primo riscontro nella disponibilità a divulgare in modo trasparente i dati analitici sulla raccolta monetaria dell’industria del gioco, sinora possesso esclusivo dei Monopoli di Stato”.


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