Cronaca

Comune smaschera falsi poveri col Maserati e decine di immobili

Palazzo Moroni recupera 123mila euro, frutto del patto anti evasione siglato nel 2011 con l'Agenzia delle Entrate per combattere l'evasione fiscale. 351 i casi finora segnalati in questi primi due anni

L'assessore Umberto Zampieri illustra i dati della somma recuperata dal Comune con la lotta all'evasione fiscale

"Con questi soldi finanzieremo politiche sociali a favore di chi ha perso il lavoro perché vogliamo trasmettere un segnale di fiducia e sottolineare un fondamento di giustizia". È il commento a caldo dell'assessore ai Tributi Umberto Zampieri dopo i primi dati giunti dal ministero - "contiamo che i risultati definitivi siano maggiori", ha poi aggiunto - sulla somma recuperata e che finirà direttamente nelle casse del Comune in seguito alla stipula del patto di collaborazione siglato nel 2011 con l'Agenzia delle Entrate per combattere l'evasione fiscale.

AUTO DI LUSSO E IMMOBILI MA ZERO REDDITO. 122mila 805,62 euro la cifra racimolata dall'Ente smascherando diversi furbetti e finti poveri. 351 i casi segnalati da verificare. Tra questi spicca quello di un padovano che dichiarava reddito zero pur possedendo una Maserati e una barca di lusso, un altro sempre a reddito zero con Porsche e 6 immobili non dichiarati, un altro ancora sempre a reddito zero, ma con 12 immobili di cui è stato dichiarato un terzo del valore.

CONTROLLI INCROCIATI: COME FUNZIONA. Per risalire alle incongruenze, l'Ufficio tributi del comune di Padova va a spulciare dalla banca dati dei contribuenti dell'Imu di chi ad esempio ha più di 10 immobili e quindi incrocia i dati sulle dichiarazioni relative ai fini del calcolo dell'Iperf. O ancora, attraverso le infrazioni al codice della strada commesse da proprietari di veicoli con cilindrate sopra i 3mila va a vedere i redditi dichiarati. Altro esempio, i privati che concedono su propri terreni e proprietà l'installazione di spazi pubblicitari o antenne per la telefonia mobile, in diversi casi è stato appurato che il reddito derivante dalla concessione non veniva dichiarato.

IN VENETO E NELLA PIONIERA EMILIA. "In Veneto siamo stati i primi a stipulare il patto e adesso siamo i migliori", ha sottolineato Zampieri mostrando i dati: i 123mila euro recuperati a Padova rappresentano il 58% di quanto recuperato in tutto Veneto (208mila 780,53 euro) nei 29 Comuni complessivi aderenti al patto con l'Agenzia, percentuale che sale all'80,73 se si considerano i soli capoluoghi. Padova, seguita da Verona con 27mila 140,61 euro e Vicenza con 2mila 169,70 euro recuperati. Regione pioniera nella lotta all'evasione fiscale che per prima ha stipulato il patto con l'Agenzia per le entrate è la vicina Emilia Romagna, che ha già recuperato ben 2milioni 524mila 344,51 euro, un risultato che l'amministrazione padovana ha tutta l'intenzione di prendere ad esempio.


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