Cronaca

Arrestati i "Coppi e Bartali" della droga: bici di lusso per spacciare

Si erano fatti notare perché, per fare i loro giri da pusher, si muovevano in zona Stazione in sella a due costosissimi esemplari da corsa

Le bici sequestrate ai pusher dai carabinieri

Uno dei due viaggiava su una "De Rosa", personalizzata, sogno di qualsiasi appassionato ciclista, visto che si tratta di pezzi unici e numerati. Nello specifico si trattava di una bici risultata rubata nella centralissima via Roma circa due settimane fa a un noto avvocato con studio a Milano che, successivamente contattato dai carabinieri per il riconoscimento del mezzo ritrovato, si è commosso. Il "socio in affari" era invece in sella ad una Blu-Bike sempre da corsa. Insieme le due bici superano i 15mila euro di valore.

"COPPI E BARTALI". Il particolare non è sfuggito ad un militare dell'arma appassionato di ciclismo che, durante dei servizi mirati al contrasto di degrado e microcriminalità nelle aree maggiormente a rischio della città, aveva notato i due magrebini inforcare le costosissime biciclette e gironzolare in zona Stazione. A seguito di appostamenti è stato accertato che in sella alle due ruote raccoglievano gli ordini dei clienti e poi raggiungevano il loro domicilio in via Hermada in zona Palestro dove conservavano il grosso dello stupefacente. Proprio questa caratteristica di andare avanti e indietro sempre di corsa con le bici fiammanti aveva fatto guadagnare ai due il nomignolo di “Coppi e Bartali”: era così che li chiamavano i clienti.

LA DROGA E I SOLDI. L'arresto per possesso di droga ai fini di spaccio è scattato mercoledì. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno stretto le manette ai polsi di Marouen R., 24 anni, e di Aymen G., 26 anni, entrambi tunisini nullafacenti. In casa gli investigatori li hanno sorpresi mentre stavano dividendo in dosi 30 grammi di cocaina e 20 di eroina. Durante la perquisizione sono stati anche sequestrati circa 3mila euro in contanti in biglietti di piccolo taglio, sicuro provento dell’attività di spaccio, nonché materiale per il confezionamento e bilancini di precisione e 12 sim card. I due nordafricani attualmente si trovano nel carcere Due Palazzi di Padova a disposizione dell’autorità giudiziaria.


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