Cronaca

Daspo azzerato per vizio formale, ultras del Calcio Padova liberi di tornare allo stadio

I fatti si riferiscono al gennaio 2016 in seguito agli scontri tra la tifoseria biancoscudata e quella piemontese dell'Alessandria con lancio di oggetti contro i poliziotti. Tre tifosi padovani si sono appellati alla Cassazione che ha dato loro ragione

Il 9 gennaio del 2016, al termine della partita  tra Alessandria e Padova un gruppo di "tifosi" si scagliò contro la tifoseria avversaria prima, e contro i poliziotti poi, con il lancio di oggetti. In quell'occasione volò di tutto all'indirizzo delle forze dell'ordine: ombrelli, fumogeni e perfino le trasenne. Al termine delle indagini vennero denunciati 8 ultras veneti acusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale e lancio di materiale pericoloso. Tra questi tre padovani già noti alle forze dell'ordine. Per loro scattò anche un provvedimento Daspo dai 5 agli 8 anni.

CASSAZIONE.

Come riportano i quotidiani locali il provvedimento sarebbe stato azzerrato grazie ad un vizio formale a livello burocratico: tra la notifica del provvedimento deciso dal questore e la convalida dello stesso da parte del giudice non sarebbero state rispettate le 48 ore così i tre ultras avrebbero impugnato il divieto e la terza sezione della Corte di Cassazione avrebbe dato loro ragione, azzerando l'obbligo di firma. I tre padovani sono quindi liberi di andare allo stadio.


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