Cronaca

Coppia gay padovana si sposa a NY, deve tornarci per divorziare

L'ufficio anagrafe del comune di Padova ha potuto, per legge, solo registrare l'unione civile celebrata a New York dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è consentito. Ora che la relazione è finita, per il divorzio devono tornare negli Stati Uniti

Se ci si sposa all'estero, bisogna tornarci anche per divorziare. Succede se si è una coppia omosessuale che - come nel caso concreto di due padovani - un anno fa ha deciso di suggellare la propria relazione a New York dove le unioni gay sono consentite e, dopo che l'amore è finito, ha provato a ripresentarsi all'anagrafe del proprio Comune per chiedere l'annullamento, impossibile in quanto la loro relazione non è riconosciuta dalla legge italiana.

IL CASO. L'anagrafe del comune di Padova, nello specifico, al rientro della coppia gay padovana dagli Usa ha registrato, su loro volontà, l'unione celebrata negli Stati Uniti riportandola nei rispettivi stati civili, ma ora che quel legame deve essere eliminato anche sulla carta, non può annullarlo. I due dovranno tornare negli Usa per avviare le pratiche del divorzio e solo dopo aver ottenuto la separazione all'estero, potranno registrare all'anagrafe padovana anche lo scioglimento.


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