Cronaca

La "casa dello spaccio" in un anonimo appartamento dell'Alta Padovana

In via Pioga a Campodarsego la squadra mobile ha rinvenuto a casa di un indagato oltre 20mila euro in contanti probabile provento di attività illecita. Altre operazioni anche a Padova, dove è stata sequestrata cocaina e hashish

Droga sequestrata

Controlli massicci antidroga effettuati dalla Squadra Mobile di Padova a cavallo tra il 18 e il 19 giugno. il bilancio è di due arresti, tre persone denunciate e oltre 21mila euro in contanti probabile provento di attività illecita sequestrati. Un tunisino di 31 anni, irregolare e già noto alle forze dell'ordine, con il divieto di dimora a Padova, è stato riconosciuto dagli agenti mentre si muoveva in bicicletta in città in via Calfura. Fermato e perquisito, è stato trovato in possesso di 10 dosi di cocaina e 240 euro in contanti. E' stato portato negli uffici della Questura e al termine delle formalità di rito è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio. 

Un secondo nordafricano già noto alle forze dell'ordine è stato ragginto in via Varese al suo domicilio per la notifica di un ordine di carcerazione sospeso in relazione ad una precedente condana per spaccio. Quando gli investigatori sono entrati, l'indagato stava confezionando dosi di cocaina. E' stato così arrestato. 

L'attività della Squadra Mobile si è spinta poi fino a Campodarsego dove a seguito di indagine gli agenti hanno perquisito l'abitazione di un tunisino di 23 anni, disposta dalla Procura. Secondo il filone investigativo infatti, il 23enne sarebbe stato il punto di riferimento di altri piccoli spacciatori nordafricani della zona. Una volta entrati nell'abitazione di via Pioga, gli investigatori hanno rinvenuto qualche grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiale per confezionare le dosi, ma soprattutto 20mila euro in banconote di piccolo taglio, smartphone e svariate sim. Tutta la merce è stata sequestrata e il tunisino è stato denunciato. 


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