Banda di predoni dell'Est, costringeva i connazionali a rubare: arrestato
In manette un romeno 28enne che reclutava in patria i complici per spaccate nel Padovano promettendo loro un posto di lavoro ma obbligandoli poi sotto minaccia ad eseguire i colpi da lui architettati
Aveva messo in piedi una banda di predoni reclutando le giovani leve direttamente dal paese di origine, la Romania, con la falsa promessa di un posto di lavoro, salvo poi, una volta giunti in Italia, costringerli a rubare sotto la minaccia per l’incolumità propria e dei familiari.
LE INDAGINI. I militari dell'arma sono riusciti a risalire al 28enne in seguito a uno dei colpi da quest'ultimo congegnato ma fallito. La notte dell’11 gennaio di quest’anno 3 giovani romeni, inseguiti dai carabinieri dopo avere commesso una “spaccata” in una tabaccheria in via Pontevigodarzere avevano rischiato la morte per congelamento dopo essersi buttati nel fiume Brenta per sfuggire alla cattura. Salvati e arrestati, quella notte i 3 romeni finirino in carcere: il 19enne Adrian Marcel L., il 20enne Gabriel Ionut S. e il 25enne Ionut Cosmin M.. I tre, due giorni prima avevano effettuato un furto con le stesse modalità ad una tabaccheria di Fiesso D’artico e, arrestati in flagranza, erano stati rimessi in libertà dal giudice che li sottoponeva però agli obblighi di presentazione alla polizia giuidiziaria.