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Liste d'attesa infinite per una visita medica, Pipitone: «Mettere a lavoro gli specialisti ambulatoriali»

L'esponente di Padova Bene Comune e medico diabetologo mette nel mirino la Regione: «Sta alimentando l'overbooking, che è un metodo che stressa i medici e fa perdere di qualità»

Antonino Pipitone

Una visita medica a Padova è diventata quasi impossibile da ottenere. L'eccellenza ospedaliera e sanitaria non corrisponde a quella organizzativa, che permette di far passare settimane per delle semplici (e urgenti) analisi del sangue e mesi per un controllo specialistico. «La Regione potrebbe chiedere agli specialisti ambulatoriali di lavorare di più, magari visitando anche il sabato - propone Antonino Pipitone come esponente dell'associazione Padova Bene Comune, ma soprattutto come medico specialista diabetologo - .Bisogna contrastare questo piano dell’overbooking, dove viene chiesto ai medici di visitare più pazienti ma negli stessi orari, perché sicuramente crea scontento nei cittadini e nella qualità del lavoro, ma anche stress chi li deve visitare. Perché la Regione non investe negli specialisti dei distretti? Io stesso sono uno di loro e come me molti altri sarebbero disposti a lavorare di più per contrastare questo fenomeno delle liste d'attesa infinite, che poi ricade sulla salute dei nostri pazienti - insiste Piptone - .Siamo in 170 e la maggior parte sicuramente non avrebbe problemi a farlo. E' un rischio troppo alto quello di dover fare una visita mesi dopo la prenotazione, perché in alcuni casi potrebbe essere decisivo per intervenire. Ci sono donne che non riescono a fare la mammografia e poi magari viene trovato un nodulo, ma questo è solo uno dei mille esempi che potrei fare. La Regione continua ad investire invece nel privato convenzionato, piuttosto che nei suoi».


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