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L'intera provincia di Padova colpita da una "siccità eccezionale": a certificarlo è il Ministero

Le imprese agricole del territorio avranno la possibilità di ricevere dei ristori ad hoc a fondo perduto, per un ammontare di 200 milioni di euro a livello nazionale: andranno a compensare almeno in parte le perdite subite

Il Ministero dell’Agricoltura ha riconosciuto il carattere di "eccezionalità" della siccità che si è verificata in tutti i 102 Comuni padovani tra il primo maggio e il 31 agosto del 2022, per un danno complessivo al comparto agroalimentare provinciale che si aggira sui 300 milioni di euro: in Veneto, invece, la stima dei danni è di 1 miliardo, mentre in tutta Italia è di 6 miliardi.

Siccità

Stando a quanto stabilito dallo specifico Decreto del Dicastero, che certifica l’evento climatico avverso nel padovano, le imprese agricole del territorio (dedite alle produzioni vegetali e apistiche) avranno la possibilità di ricevere dei ristori ad hoc a fondo perduto, per un ammontare di 200 milioni di euro a livello nazionale: andranno a compensare almeno in parte le perdite subite. Le domande vanno presentate entro il prossimo 31 gennaio all’Agea - Agenzia per le erogazioni in agricoltura. I dati delle minori rese negli appezzamenti agricoli, registrati dai tecnici Cia, sono particolarmente significativi: nel Cittadellese e nel Camposampierese il mais ha toccato punte del -90% rispetto al 2021, mentre nella Bassa e nei Colli -70%. Giù pure la soia (-60%), tanto nella Bassa che nell’Alta, e la produzione di olive degli Euganei (-50%). I vigneti della Bassa hanno scontato un -30% di produzione, così come quelli dei Colli (-30%). Gli ortaggi hanno subìto perdite tra il 10% e il 20%. Potranno ottenere i ristori tutte quelle aziende che “al verificarsi dell’evento avverso non beneficiavano della copertura recata da polizze assicurative a fronte del rischio siccità”. Spiega Luca Trivellato, presidente di Cia Padova: «Si tratta di una dotazione finanziaria che non va certamente a coprire i danni totali. Una goccia in mezzo ad un mare di difficoltà, tra aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime agricole. Tuttavia, tali ristori rappresentano quanto meno una boccata d’ossigeno. Oggi, per portare avanti le attività agricole, serve liquidità immediata, il contesto rimane complicatissimo. Ci auguriamo che questi interventi a compensazione giungano quanto prima a destinazione, le imprese non sono nelle condizioni di attendere una settimana in più. Ne va della loro stessa sopravvivenza». Sempre in tema di siccità, Arpav rileva che “buona parte delle falde venete e padovane mostrano, nelle due ultime settimane di dicembre, livelli in lieve incremento, ma ancora inferiori ai minimi storici per il periodo”. Non solo. Le portate dei fiumi Bacchiglione, Brenta e Adige "mantengono quasi ovunque valori significativamente inferiori alla media stagionale”. «Il fenomeno avverso della siccità sta perdurando - conclude Trivellato - e questo ci preoccupa in vista della prossima annata agraria. Da parte nostra continueremo a portare l’istanza della realizzazione di nuovi invasi all’attenzione degli enti competenti».


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