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Reddito cittadinanza, nel mese di febbraio a Padova lo hanno percepito 8.056 persone

«Il reddito di cittadinanza si dimostra un fallimento. Non è certo lo strumento più indicato per accompagnare verso il mondo del lavoro e traghettare fuori dalle condizioni povertà» commenta l'assessore regionale Donazzan

Secondo i dati raccolti da Veneto Lavoro sono 8.056 le persone in provincia di Padova che hanno percepito il reddito di cittadinanza nel mese di febbraio. Una misura che, secondo l'assessore regionale al Lavoro Elena Donazzan, è da rivedere completamente.

Il reddito

Veneto Lavoro fa sapere che, secondo i dati Inps, nel 2021 i nuclei familiari percettori di almeno una mensilità di reddito di cittadinanza sono stati in Veneto 40.124, per un totale di 88.229 persone coinvolte, con un importo medio mensile di 446,80 euro. Nell’ultimo mese disponibile (febbraio 2022) hanno percepito il reddito 40.303 persone appartenenti a 19.324 nuclei familiari, di cui: 8.968 persone in provincia di Verona, 8.056 in provincia di Padova, 7.980 di Venezia, 5.702 di Vicenza, 5.558 di Treviso, 3.191 di Rovigo e 848 di Belluno. «Come Regione, fino ad oggi, abbiamo segnalato all'Inps 7.500 destinatari di reddito di cittadinanza per i quali abbiamo ravvisato una presunta violazione della condizionalità e, in questo mese, siamo in attesa di segnalarne altri 900 - riferisce Donazzan - Il reddito di cittadinanza si dimostra un fallimento. Non è certo lo strumento più indicato per accompagnare verso il mondo del lavoro e traghettare fuori dalle condizioni povertà. Abbiamo dovuto constatare che una volta fatta la legge qualcuno ha subito trovato l’inganno, puntando su un sistema debole di controllo. Come Veneto non siamo stati a guardare e, nonostante la legge non preveda un controllo da parte delle Regioni, attraverso i centri per l’impiego e Veneto Lavoro noi abbiamo sfruttato la legittima funzione di chiamare il percettore di reddito per offrire delle proposte di lavoro e per dare senso alla condizionalità. Questa, infatti, prevede che se un’offerta di lavoro non è accettata per tre volte si perde il reddito. Non è stato semplice perché durante il Covid è stato possibile godere di una sospensione della condizionalità – aggiunge - Ma sfruttando al massimo le proprie competenze il Veneto ha proceduto alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza di quelle che ritiene irregolarità. Queste con grande spirito di collaborazione hanno fatto un poderoso lavoro sia in autonomia sia su nostra segnalazione. Risultato: migliaia di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza che non dovrebbero percepire».


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