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Prandina, da metà novembre parcheggiare all'ex caserma costerà 1,40 euro all'ora

Dopo più di due anni di gratuità, l'area è diventata di proprietà comunale. L'amministrazione ha deciso di sperimentare il park a pagamento per capire la reale necessità, a fronte delle richieste dei commercianti che lì vorrebbero 1000 posti auto

Al massimo entro metà novembre per accedere al park Prandina si dovrà pagare 1,40 euro all'ora. Entro una settimana la giunta approverà la delibera che prevede il park a pagamento in via sperimentale per un anno. Dopo lo scambio con l'area di via Anelli, da Palazzo Moroni sono quasi costretti a prendere profitti dalla Prandina, per non andare incontro a possibili danni erariali. Ad annunciare l'inizio della sperimentazione è stato proprio il sindaco Sergio Giordani: «In pieno accordo con la Soprintendenza il parcheggio sarà messo a pagamento tra due o tre settimane al massimo. Dopo questi anni di gratuità, anche legati al fatto che non era di nostra proprietà, ora abbiamo la necessità di capire le dinamiche e l'utilità del parcheggio» spiega il primo cittadino. In corso c'è un forte dibattito sul destino della ex caserma di via Orsini. I commercianti vorrebbero un park da 1000 posti, mentre l'area ambientalista vuole un parco verde che ospiti attività socio-culturali. Giordani sta pensando ad un progetto ibrido, che preveda circa 300 posti auto (oggi sono 250), la chiusura al traffico di via Orsini, spostando le auto in via Volturno e attaccando l'area al Parco delle Mura.

Costi

Costerà 1,40 euro all'ora, ma solo da lunedì al sabato e dalle 8 alle 20. Resterà quindi gratuito la sera e la domenica: «Il costo lo abbiamo deciso dopo una discussione con gli esperti e con gli assessori competenti. Nonostante ci fosse chi chiedeva di applicare prezzi più alti, abbiamo deciso di sceglierne uno medio, che si colloca perfettamente a metà tra i 2 euro del pieno centro e 1,10 di quello più periferico» assicura Giordani.

Chi lo utilizza

Oggi l'amministrazione ha la necessità di capire chi e quanto la utilizzerebbe a pagamento, anche per progettarne il futuro: «In questi mesi abbiamo sottoposto un questionario da cui sono emersi dei dati interessanti: l'80% la raggiunge essendo da solo nel mezzo; solo il 30% di chi parcheggia è padovano. Inoltre, il 55% la utilizza per motivi di lavoro, l'8% per università o scuola, il 25% per motivi familiari e solo 10% per fare acquisti - chiarisce il sindaco Giordani - e da qui nasce l'esigenza di una sperimentazione seria, anche perché c'è una rotazione ogni 5 ore e mezza, a differenza di corso Milano e Riviera San Benedetto, dove va da un'ora e mezza a due ore e mezza al massimo. Il tempo necessario a capire le dinamiche per necessità, ma parallelamente ad un progetto ampio e che tena conto spunti e metterea la centro soetenibilità ambientale».


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