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Giordani: «Contagi in picchiata, basta cortei in centro. Devo pensare alla salute dei padovani»

Dopo i fatti di oggi 6 novembre, il sindaco sta preparando insieme a Prefetto e Questore un'ordinanza inoppugnabile che defili le manifestazioni. Entro martedì sarà presa una decisione, ma non potranno più marciare in centro e senza protezioni. Il sindaco I padovani sono gente tollerante e rispettosa dei diritti di tutti e delle opinioni di tutti, e lo sono anche io, ma ora non posso stare più fermo»

Il sindaco, Sergio Giordani

Dopo la 17esima manifestazione consecutiva il sindaco Sergio Giordani dice basta. Anche oggi i No Vax e i No Green Pass sono scesi per le strade della città, invadendo il centro storico e scontrandosi anche con i giornalisti presenti, inviati per raccontare i fatti. Alla luce di tutto questo il primo cittadino (attualmente in isolamento fiduciario perché entrato in contatto con una persona positiva al Covid) ha annunciato pesanti restrizioni. «Padova ha superato il 90% di popolazione immunizzabile che ha scelto di vaccinarsi. Siamo un’eccellenza in Italia e in Veneto per merito di migliaia di padovane e padovani che hanno protetto e stanno proteggendo dal virus se stessi e la comunità dopo anni di sacrifici e privazioni» spiega Giordani «e il diritto alla salute, valore primario sancito anche in Costituzione, va garantito in tutte le modalità possibili. E' un mio dovere ed è la mia precisa volontà».

Non come a Trieste

«Non posso immaginare che la città torni indietro e si veda nuovamente privata del suo futuro, oltretutto in una fase di forte ripresa, a causa di comportamenti non consoni che già in altre realtà hanno dimostrato di poter avere una pesante connessione con l’aumento dei contagi» insisite il sindaco «non posso ne ho intenzione di esporre i miei concittadini al di gravissime conseguenze sulla loro salute. Non intendo star fermo, mentre i dati dicono che se non diamo uno stop e giochiamo di anticipo potrebbero tornare nuove restrizioni: sarebbe una sciagura per il commercio e una immeritata sanzione collettiva a una cittadinanza che si è comportata con più alto tasso di senso civico possibile. Nelle ore in cui, le massime autorità sanitarie Italiane si mobilitano in vista di un picco dei contagi che potrebbe avvenire tra dicembre e febbraio è tempo di agire».

L'ordinanza

Già nei giorni scorsi sia il Prefetto Raffaele Grassi che il Questore Antonio Sbordone avevano annunciato che da martedì cambieranno le regole. Come, però, ancora non è chiaro. La cosa certa è che di cortei in centro non se ne vedranno per un po'. «Ho apprezzato e ascoltato le valutazioni rese alla stampa dal Prefetto e dal Questore, ho accolto con preoccupazione i dati forniti dalle autorità sanitarie della nostra città e provincia. La coesione istituzionale e la collaborazione tra tutti è stata a Padova un arma vincente con cui abbiamo prima difeso la comunità e poi piegato il virus con vaccini e politiche di buon senso. I padovani sono gente tollerante e rispettosa dei dirittii di tutti e delle opinioni di tutti, e lo sono anche io, per mesi abbiamo assistito a manifestazioni nel centro della città, senza che si entrasse in logiche di contrapposizione. E di questo ringrazio in particolare i commercianti per la loro responsabilità. Ora però dobbiamo difendere il bene primario della salute ed è evidente che migliaia di persone assembrate, senza mascherina in corteo, qualunque corteo sia e per qualunque motivo sia convocato, rappresentano un rischio concreto per chi manifesta e per la città. Deve prevalere il buon senso e vanno assunte quindi misure».

L'annuncio

«I padovani hanno il diritto che ogni sforzo sia profuso dalle Istituzioni per provare a garantire festività serene e sicure, hanno diritto a veder protetto il loro benessere. Per queste ragioni, se sarà necessario, nel più ampio coordinamento con Prefetto e Questore, nei prossimi giorni sono pronto ad assumere un iniziativa, per quanto di mia competenza, vada nella direzione di tutelare la salute ed evitare inutili rischi che potremmo pagare caro e soprattutto che pagheremmo tutti. A tutte le padovane e a tutti i padovani chiedo inoltre di mantenersi prudenti e aderire alla campagna vaccinale, compresa quella per la terza dose per chi è nella possibilità di riceverla» chiude Giordani, lasciando intendere che di cortei come gli ultimi 17 non si vedranno. Almeno non in centro. E non senza mascherina e distanziamento.


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