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Autovelox, Codacons: «Più di 11mila apparecchi lungo le strade: no a illegalità ma i cittadini non sono bancomat»

Codacons se da un lato non può certo non condannare le azioni di sabotaggio messe in atto dal fantomatico quanto mitologico Fleximan, dall'altra evidenzia ci siano delle contraddizioni e delle anomalie per quanto riguarda l'uso che fanno di questi dispositivi le amministrazioni

L'autovelox

L'eco delle azioni contro gli autovelox, che stanno contribuendo ad alimentare la popolarità e anche le attenzioni degli investigatori sull'autore o sugli autori di questi sabotaggi mirate, stanno alimentando discussioni e polemiche. «Quanto sta accadendo in questi giorni in Italia sul fronte degli autovelox attesta l’esasperazione dei cittadini che si sentono tartassati e braccati dalle multe stradali e dal moltiplicarsi delle postazioni per il controllo della velocità, ma non condividiamo atti di illegalità come quelli di chi distrugge e smantella gli autovelox – spiega il presidente Carlo Rienzi – Chi supera i limiti di velocità, mettendo a rischio la propria vita e quella altrui, va sanzionato con la massima severità, ma i comuni, dal canto loro, devono perseguire la sicurezza stradale e garantire l’incolumità degli automobilisti attraverso un uso più accorto degli autovelox, troppo spesso installati al solo scopo di far cassa e utilizzare i cittadini come bancomat».

Codacons fa i conti: «L’Italia conta il maggior numero di autovelox installati lungo le strade, con le ultime stime – mai smentite - che registrano 11.130 mila apparecchi di rilevazione automatica della velocità lungo tutta la penisola, più di Gran Bretagna (circa 7.700), Germania (oltre 4.700), Francia (3.780). Lo afferma il Codacons, che interviene sui sempre più frequenti casi di autovelox smantellati ad opera di ignoti, fenomeno che sta interessando diverse zone d’Italia, dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna. In base ai dati ufficiali del Ministero dell’Interno, nel 2022 le principali 20 città italiane hanno incassato un totale di 75.891.968 euro grazie alle sanzioni elevate tramite autovelox, con una crescita del +61,7% rispetto ai 46.921.290 euro di proventi registrati dalle stesse amministrazioni comunali nel 2021 – spiega il Codacons – La città con i maggiori incassi da autovelox è Firenze, pari a 23,2 milioni di euro, seguita da Milano (quasi 13 milioni), Genova (10,7 milioni) e Roma (6,1 milioni)». Non è certo una questione che investe solo questo o quel comune, per questo Codacons se da un lato non può certo non condannare le azioni di sabotaggio messe in atto dal fantomatico quanto mitologico Fleximan, dall'altra evidenzia ci siano delle contraddizioni e delle anomalie. 


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