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Dipartimenti di eccellenza, Università di Padova al primo posto in Italia

Ben 29 dei 32 Dipartimenti dell’Università di Padova sono stati inclusi nella lista pubblicata dal Ministero dell'Università e della Ricerca dei 350 migliori Dipartimenti delle università statali italiane ammessi a competere alla selezione dei 180 Dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027

Ben 29 dei 32 Dipartimenti dell’Università di Padova sono stati inclusi nella lista pubblicata dal Ministero dell'Università e della Ricerca dei 350 migliori Dipartimenti delle università statali italiane ammessi a competere alla selezione dei 180 Dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027.

Dipartimenti

L’Ateneo di Padova è così, tra gli atenei statali italiani, quello che annovera il maggior numero di Dipartimenti abilitati a partecipare alla selezione nazionale, con ben 20 di loro al primo posto con il massimo valore ISPD=100 ed i rimanenti 9 con valori ben sopra a 90, a fronte della soglia minima di 73 che consentiva l’ingresso nei 350. Questo risultato ribadisce la posizione di preminenza dell’Università di Padova nel panorama delle grandi Università italiane e rafforza le ambizioni di successo nella imminente selezione. La graduatoria è stata predisposta da ANVUR sulla base dell’Indicatore Standardizzato di Performance Dipartimentale (ISPD), calcolato a partire dai risultati della valutazione della qualità della ricerca (VQR) 2015-2019. Il risultato per UniPD migliora ulteriormente quello già eccellente ottenuto nel 2017, in relazione alla selezione per il quinquennio 2018-2022, che ha visto finanziati 13 Dipartimenti del nostro Ateneo, le cui relazioni finali sono state tutte valutate positivamente. Afferma Daniela Mapelli, rettrice dell’Università di Padova: «Venti dipartimenti che raggiungono la vetta, in Italia, nelle loro discipline, ventinove che soddisfano i requisiti per diventare "d’eccellenza": non sono semplici cifre, ma la rappresentazione tangibile di quanto la ricerca nel nostro ateneo sia di altissimo livello. C’è grande felicità e orgoglio nel poter dire che si tratta del miglior risultato fra tutti gli atenei, ma c’è soprattutto un profondo senso di riconoscenza per donne e uomini che hanno fatto sì, con il loro lavoro prezioso e appassionato, di poter ottenere un riconoscimento che dà lustro a tutto l’Ateneo. A tutte e tutti loro va il mio grazie».

Valutazione

I Dipartimenti di eccellenza rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla legge 232 del 2016 (legge di bilancio 2017). L'intervento ha l'obiettivo di individuare e finanziare, con cadenza quinquennale e nell'ambito delle 14 aree CUN, i migliori 180 Dipartimenti delle Università statali. Si tratta di Dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo, ai quali è destinato un budget annuale di 271 milioni di euro. Le fasi principali della selezione prevedono che:

  1. In base all'Indicatore standardizzato di performance dipartimentale (ISPD), definito dall'ANVUR su richiesta del MUR, sia redatta una graduatoria preliminare dei migliori 350 Dipartimenti delle Università statali;
  2. Nell'ambito di tale graduatoria, ogni università possa presentare, per un massimo di 15 Dipartimenti, un progetto di sviluppo quinquennale del dipartimento, accompagnato da un programma finanziario;
  3. Il programma finanziario includa il reclutamento del personale, la premialità al personale, le infrastrutture di ricerca e le attività didattiche e scientifiche di alta qualificazione;
  4. Il progetto sia sottoposto alla valutazione di una Commissione di sette componenti, nominata con decreto del Ministro: Prof.ssa Raffaella Sadun - Presidente; Prof.ssa Emiliana Borrelli; Prof. François Bougard; Prof. Alessio Figalli; Prof.ssa Fabiola Gianotti; Prof. Michele Pagano; Prof. Paolo Samorì.
  5. La Commissione, combinando il punteggio dell'ISPD (massimo 70 punti) e la valutazione dei progetti (punteggio massimo 30 punti), stili una graduatoria finale dei 180 Dipartimenti di eccellenza, tenendo altresì conto del numero massimo di dipartimenti finanziabili per ciascuna delle 14 aree CUN: 5 per “Scienze della Terra” e “Scienze politiche e sociali”, 8 per “Scienze fisiche” , 10 per “Scienze agrarie e veterinarie”, 11 per “Scienze matematiche e informatiche” e “Scienze chimiche”, 12 per “Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche”, 13 per “Ingegneria civile e architettura”, 14 per “Scienze biologiche”, 15 per “Scienze giuridiche”, 18 per “Scienze economiche e statistiche”, 19 per “Ingegneria industriale e dell’informazione” e “Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche”, 20 per “Scienze mediche”.

Finanziamenti

I 180 Dipartimenti selezionati potranno contare, in relazione al quintile dimensionale in cui sono collocati, su una dotazione finanziaria variabile tra di 1,620 milioni euro annui e 1,080 milioni euro annui per cinque anni. Ai Dipartimenti delle aree CUN da 1 a 9 sarà altresì  assegnato un budget di 250 mila euro annui vincolato a infrastrutture di ricerca. Il raggiungimento degli obiettivi previsti dal progetto dipartimentale e il corretto utilizzo del budget attribuito saranno oggetto di valutazione finale. 


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