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Ddl Zan: anche Fedez e Chiara Ferragni chiedono al senatore Ostellari di portare in aula la discussione

Fedez insieme alla moglie Chiara Ferragni ha invitato le oltre 30mila persone collegate nella sua diretta instagram con l'onorevole Zan, di firmare la petizione e mandare una mail al Presidente della commissione giustizia del Senato, il senatore patavino Andrea Ostellari, per chiedere che sia messa in calendario finalmente la discussione in Aula

Conosciuto come “ddl Zan”, il testo di cui tanto si discute in questi giorni, punta a estendere la Legge Reale-Mancino alla protezione di Lgbt, donne e persone con disabilità. La legge oggi prevede aggravanti soltanto i reati fondati su nazionalità, origine etnica e confessione religiosa. Il rapper milanese ha invitato il parlamentare patavino in una diretta Instagram molto seguita. 

Fedez e Zan

«Il disegno di legge Zan non toglie diritti a nessuno, ma li dà a chi non ne ha». E' questo in sintesi il pensiero di Fedez dopo aver interagito durante una diretta Instagram con il deputato padovano del Partito democratico. Alessandro Zan. «Bisogna spiegare che il rispetto verso le differenze è un valore, non un problema, quando rispetteremo le persone a prescindere dalle condizioni personali sarà una società più giusta – ha spiegato Zan - È un paese civile quello che due persone non possano girare mano nella mano perché rischiano un’aggressione?», facendo riferimento a quanto accaduto pochi giorni fa nella metro di Roma.

Ostellari

«E' importante questa legge che ha anche l'appoggio del Presidente della Repubblica venga finalmente discussa e votata». Fedez insieme alla moglie Chiara Ferragni ha così invitato le oltre 30mila persone collegate di firmare la petizione e mandare una mail al Presidente della commissione giustizia del Senato, il senatore patavino Andrea Ostellari, per chiedere che sia messa in calendario finalmente la discussione in Aula. Infine un ultimo invito da parte di Fedez: «Andate sotto al profilo del senatore Ostellari per chiedere in maniera civile di non ostacolare il ddl». Il parlamentare padovano ha poi insistito sul fatto che molte delle discussioni che si fanno attorno alla legge non hanno fondamento perché non ci sono nel disegno di legge. 

Sgarbi

La polemica attorno alla questione non si è placata neppure il giorno di Pasqua. Ci ha pensato il senatore Sgarbi a gettare ancora benzina sul fuoco. Il senatore ha definito il disegno di legge Zan un modo per far passare un "concetto di pedofilia di Stato". Il parlamentare Pd ha immediatamente replicato: «Dispiace che una persona acuta come Vittorio Sgarbi abbia perso totalmente di lucidità, fino a non capire un testo di legge. Ma se blatera di “pedofilia di Stato” questa sua confusione mentale diventa non solo grave, ma anche pericolosa e inaccettabile».


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