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All'ex stazione di Campo di Marte arriva un mega impianto fotovoltaico e 400 nuovi alberi

Dopo le proteste dei residenti, svelato il progetto per la ex stazione merci tra Palestro e Chiesanuova

Un rendering dell'intervento previsto da Rfi

Un mega impianto fotovoltaico a disposizione delle Ferrovie. Questo sorgerà nella ex stazione merci di Campo di Marte, dove nelle scorse settimane erano insorti alcuni residenti per il taglio di 16 pioppi. Residenti che se l'erano presi con l'amministrazione comunale, ma in realtà l'operazione è targata Rfi, che agirà su terreni si sua proprietà. Nonostante questo, c'è stata una Conferenza di Servizi, che ha limitato l'impatto, accordando un intervento con il settore Verde per mitigare la presenza dei pannelli.

I fatti

A luglio è stata presentata da Ferservizi S.p.a. una Pas (procedura abilitata semplificata) in Comune, che prevede che i lavori oggetto della segnalazione possano essere avviati decorsi 30 giorni dalla presentazione. L'area oggetto di intervento è di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e rappresenta un'area idonea alla realizzazione di impianti fotovoltaici, che individua proprio nei siti ferroviari l'ubicazione indicata per questa tipologia di interventi anche superando le previsioni urbanistiche locali. Nello specifico è prevista la realizzazione di un impianto da 4,4 MW di potenza che genererà 5681MW all'anno grazie ai 9568 moduli installati. Questo impianto contribuirà al percorso di progressiva riduzione dell'utilizzo di fonti fossili per l'esercizio delle attività ferroviarie attraverso forme di autoconsumo che ridurranno l'assorbimento di energia dalla rete di trasmissione nazionale.

Il ruolo del Comune

Nonostante la procedura semplificata permettesse senza alcuna autorizzazione espressa del Comune l'avvio dei lavori sull'area, visto il particolare regime normativo favorevole al progetto, il Settore Edilizia Privata ha in ogni caso convocato un'apposita Conferenza di Servizi attraverso la quale coinvolgere tutti i settori interessati dall'intervento. In particolare sul tema del verde è stata richiesta una valutazione di dettaglio su verde esistente e sulle forme di compensazione che si sarebbero rese necessarie. Il numero di alberi abbattuti dalla società, ad esclusione di quelli già privi di vita e degli arbusti cresciuti spontaneamente, è pari a 16 unità in scarse condizioni di salute e classificati in categoria C (pericolosità moderata) o D (pericolosità elevata). Verranno quindi messi ora a dimora 134 nuovi alberi a pronto effetto, cioè di dimensioni tali da coprire e mitigare, oltre ad altri alberi già esistenti ancora presenti, la presenza dei pannelli fotovoltaici e 134 nuovi arbusti. Le essenze scelte sono rispettivamente albero di giuda e alloro come da indicazioni del Piano del Verde del Comune di Padova.

Le parole dell'assessore Bressa

A spiegarlo è stato l'assessore al verde Antonio Bressa, rispondendo ad un'interrogazione durante l'ultima seduta del Consiglio comunale, posta dalla dem Caterina Coppo: «L’intervento ha un inequivocabile beneficio ambientale e abbiamo ottenuto da Ferrovie la garanzia di un importante investimento sul verde per un miglior inserimento del parco fotovoltaico nella zona, attualmente in completo stato di abbandono. La riqualificazione dell’area non si ferma al fotovoltaico, ma riguarderà anche i capannoni dell’ex scalo merci di Campo Marte, per i quali Ferrovie presenterà prossimamente un’ipotesi di Masterplan, che sarà oggetto di confronto con la cittadinanza».


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