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Ahmed, Procura smentisce le ipotesi uscite in questi giorni: la più accreditata rimane la depressione

Oggi l'autopsia di Ahmed: dalla Procura escludono che possano esserci sorprese, ossia un esito diverso dell'annegamento

Il ponte sul Brenta che divide Torre da Cadoneghe

Nessuna novità. O meglio, nessuna di quelle che sono state ipotizzate ha trovato riscontro. Come abbiamo già scritto, la Procura ha dapprima aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ma era di fatto un atto dovuto. Nulla di concreto in questo senso è emerso. Stesso discorso anche per quelle che avrebbero potuto relazioni nate online che avrebbero potuto condizionarlo. Niente di tutto questo sta emergendo dalle indagini. Di baby gang o altro gli inquirenti non hanno mai parlato perché di fatto non c’è nessun elemento che va in quella direzione. Nessuno.

Messaggi

Di certo quello che si sa è che il giovanissimo Ahmed ha mandato diversi messaggi alla sua ex fidanzatina e che più si avvicinavano all’ultimo e più sembra chiaro emergere il malessere che ha annientato questo giovane ragazzo fino a portarlo alla più estrema delle scelte. Nel pomeriggio di giovedì 28 aprile si dovrebbero conoscere senza dubbio quelle che sono le cause che ne hanno causato la morte, anche se dalla Procura escludono che possa esserci un esito diverso dall’annegamento.

Scuola

Tra le notizie uscite in questi giorni anche il fatto che la Questura abbia mandato degli agenti a interrogare i giovani compagni di scuola. Dalla Procura trapela invece che le volanti sono sì andate all’istituto dove il ragazzo frequentava la scuola, ma solo per allontanare le troupe televisive, non per sentire i ragazzi.

Perché

L’affannosa ricerca di un perché alternativo al male di vivere, alla solitudine e alla depressione rischia di portare tutta la comunità padovana fuori strada, perché certo è difficile accettare che dei giovani come Ahmed possano pensare al suicidio come unica soluzione al male di vivere, ma anche la Procura fa intendere che è la risposta probabilmente sta proprio qui. Nella difficile condizione che vivono tanti ragazzi che in un momento così critico per tutti, l’adolescenza, hanno dovuto fare i conti anche con il distanziamento sociale, la non possibilità di frequentare la scuola, praticare sport e tutto quello che il Covid ha imposto. Se una verità va cercata, forse è questa l’area dove “scavare”.

Sopravvissuti

C’è poi la questione riguardante chi resta, chi sopravvive a questa tragedia. Detto che è impensabile che un genitore accetti un fatto così brutale come la scelta di un figlio di togliersi la vita, ci sono tanti minori che ruotano attorno a questa triste vicenda. C’è la sorella che ha dovuto addirittura gestire le comunicazioni della famiglia, subendo anche lo stress di mitomani che hanno più volte chiamato, anche da parti remote dell’Italia. Tanto che è stato necessario pure in intervento verso uno di questi personaggi che chiamava senza parlare, lasciando così l’illusione fosse Ahmed dall’altra parte del telefono. Poi c’è l’ex fidanzatina. Ci sono matrimoni che saltano, coppie che non reggono al tempo, perché quindi accanirsi su ragazzini e ragazzine per cercare una spiegazione che molto probabilmente o non c’è o è troppo brutta da accettare.


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